11/08/2022
La storia del sequestro del archivio di Paolo Persichetti, la girandola di imputazioni, la caccia al reato inesistente, il tentativo di imbavagliare la ricerca storica indipendente, le ultime acquisizioni sul rapimento Moro, una critica serrata delle narrazioni dietrologiche, un bilancio spietato dei lavori della Commisssione parlamentare Moro 2, il tutto raccolto in un racconto avvincente e pieno di colpi di scena.(F.Cimini)
Paolo Persichetti combatte da anni la battaglia contro la dietrologia spiegando che il fenomeno non riguarda solo il passato ma il presente e il futuro di questo paese. Persichetti è coinvolto in una vicenda giudiziaria dove il capo di incolpazione ha subito cinque modifiche e visto l’eliminazione del reato più grave, l’associazione sovversiva finalizzata al terrorismo attraverso la violazione del segreto di carte della commissione parlamentare sul caso Moro che segrete non erano.
Un caso il suo che la dice lunga sulla qualità della nostra democrazia, dalla Prima Repubblica fino ai giorni nostri. Come se non fossero passati ben 44 anni dal sequestro e dall’omicidio di Aldo Moro, il fatto intorno al quale ruotano le parole del ricercatore che ormai quasi un anno fa subì i sigilli al suo archivio, il più pericoloso del mondo. E non ha ancora riavuto dall’8 giugno del 2021 “il maltolto” dove era compresa pure la certificazione medica di Sirio il figlio diversamente abile.