Sono cresciuta in farmacia, a quattro anni piuttosto che giocare a casa con le mie amiche, scendevo giù in farmacia. Mi arrampicavo sul soppalco e guardavo tutte le scatole colorate che si trovavano li. Mi affascinava molto osservare dall'alto ciò che succedeva sotto di me. I miei nonni e successivamente mio padre, mi hanno trasmesso l'amore per la farmacia e l'amore che ci vuole per curare le per
sone. Non solo, mi hanno trasmesso anche il gusto per le preparazioni galeniche e tutto ciò che è il mistero che avvolge i farmaci, le loro composizioni, miscelare i distillati e preparare le compresse. Da quando sono nata ho sempre subito il fascino di questo mondo, per questo per me è sempre stato naturale pensare che avrei continuato quello che avevano iniziato i miei nonni e mio padre. Dopo la maturità, mi sono messa in discussione per capire se davvero era questa la mia strada. E mi sono subito resa conto che sì, volevo diventare assolutamente una dottoressa! Non è stato facile perché di li a poco mio padre è mancato, i suoi insegnamenti preziosi li ho avuti per pochissimo tempo e molte cose ho dovuto impararle da sola sul campo. Ero giovane e appena laureata, mi sono dovuta rimboccare le maniche per portare avanti l'attività di famiglia e con gli anni mi sono resa conto di quanto sia importante l'esperienza che si fa lavorando. Oggi, dopo molti anni, posso dire di essere felice del percorso di crescita che ho fatto con la Farmacia, sono riuscita a costruirmi una clientela affezionata che ha fiducia in me e che ascolta i miei consigli, e questo per me è la cosa più importante. Poter essere per il prossimo un punto di riferimento e sapere di essere un aiuto per la loro salute mi fa sentire realizzata e felice.