Mille soci, un’anima
In ognuno dei Soci che conferiscono le proprie uve alla Cantina Beato Bartolomeo esiste uno stesso spirito, condiviso da tutti. È quello di far conoscere, in Italia e nel mondo, la propria terra attraverso la sua migliore espressione: i vini Breganze DOC.
Il territorio è quello che si estende ai piedi dell’Altipiano di Asiago, su una fascia collinare che va dalla medioevale Thiene all’incantevole Bassano del Grappa. Dolci colline pettinate dalla vite, ornate in primavera dai ciliegi in fiore e contornate da montagne austere.
Era il San Valentino del 1950 quando 121 viticoltori provenienti dai comuni di Breganze, Fara, Sarcedo e Mason si riunirono per mettere insieme passione e lavoro fondando così la Cantina Sociale. Superate le iniziali diffidenze, ai primi soci fondatori si aggiungono altri agricoltori convinti, con i fatti, della validità dell’iniziativa. Con Decreto Ministeriale del 18 luglio 1968 viene attribuita la Denominazione di Origine Controllata ai vini di Breganze.
Attualmente sono circa 700 i Soci conferitori. Con 70.000 quintali di uve lavorate e circa 2 milioni e mezzo di bottiglie prodotte ogni anno la Beato Bartolomeo copre da sola oltre il 73% della produzione della DOC Breganze.
Da sempre rappresenta il punto di riferimento per l’enologia breganzese. Nel corso degli anni l’azienda ha saputo aggiornare i propri impianti con massicci investimenti che le consentono oggi di vantare tecnologie tra le più avanzate nel settore enologico. La sua struttura, moderna e funzionale, conserva ambienti di pregio, come la vecchia bottaia che gode del fresco naturale consentito dai suoi 15 metri di profondità.