28/03/2021
Un po' di storia per affacciarci su questo mondo affascinante che é il vino Georgiano.
Le radici del vino georgiano sono state fatte risalire dall’archeologia al periodo in cui i popoli del Caucaso meridionale scoprirono che il succo d’uva selvatica, una volta lasciato sepolto sotto terra per il periodo invernale, diventava un “liquido” bevibile. Questa idea del sotterramento è stata mantenuta nel tempo, in quanto il vino, servito nei vasi d’argilla Qvevri tipici della tradizione, prima di essere bevuto, viene tenuto sepolto, così da mantenere la temperatura del suolo.
I Qvevri, una volta chiusi con un tappo di legno e sigillati con la terra, possono essere tenuti sepolti fino a 50 anni. Durante la cristianizzazione del paese, secondo la tradizione, San Nino, predicatore nella regione Kartli, portava appunto una croce in legno di vite.
Da non dimenticare che il vino è parte integrante della cultura georgiana.
Il vino fa scorrere il tempo più lento durante le supra con i numerosi brindisi dei Tamada.
🇬🇪🍷
Ricordiamoci che onoscere nuove culture ed entrare in contatto con metodi e tecnologie diverse ci aiuta ad avere una visione più ampia e una mente aperta 🍷🇬🇪💯
გაუმარჯოს!